Civiltà del Lavoro, n. 2/2018

to di nuovi contenuti alla creazione di elaborati multi- mediali da parte degli studenti. La preparazione è sta- ta sostenuta, dall’inizio di ciascun anno scolastico fino al mese di marzo, sia da un ciclo di lezioni-conferenze trasmesse in diretta streaming e realizzate in luoghi di significativo valore storico che da visite didattiche a mu- sei, biblioteche, archivi pubblici e privati. La fase concorsuale, successiva a quella formativa, ha premiato i migliori elaborati audio e audio-video rea- lizzati dagli studenti nel corso di una cerimonia pubbli- ca che si è svolta nel mese di giugno di ciascuna edi- zione, oltre a prevederne la trasmissione in programmi televisivi, radiofonici, social network e nel mondo del- la comunicazione digitale. Il progetto si è avvalso del contributo di studiosi, giorna- listi, docenti ed esponenti della cultura italiana che at- traverso le lezioni e le conferenze sono intervenuti ogni anno su di un tema diverso: dall’analisi delle principa- li implicazioni contenute nell’articolo costituzionale, al centro della prima edizione del progetto, al patrimonio della memoria storica e del significato di “cittadinanza europea”, sviluppato nella seconda edizione in occasio- ne dell’anniversario dei cento anni dalla prima guerra mondiale, al ruolo della cultura e del patrimonio stori- co-artistico per il superamento della crisi economica e della cittadinanza attiva per la tutela del paesaggio e dell’ambiente, rispettivamente al centro della terza e della quarta edizione, fino alla promozione della consa- pevolezza dell’importanza che ha lo sviluppo della co- noscenza per le società del futuro, nell’ambito della ri- cerca scientifica e tecnica. I materiali realizzati in ciascuna delle cinque edizioni – lezioni videoregistrate, approfondimenti, documenti video e strumenti didattici – oltre a essere consultabili sul sito internet www.articolo9dellacostituzione.it , so- no stati messi a disposizione delle scuole e dei docenti a supporto dei percorsi didattici. • (f.b.) Conoscere effettivamente la Costituzione per adempiere a quell’impegno non è difficile, anche per chi non è un tecnico del diritto. Basta leggerla con attenzione, anche perché essa, almeno nella sua originaria stesura, è scrit- to con un linguaggio semplice e accessibile a tutti. Sfug- ge, per sua e nostra fortuna, alla “regola” consolidata, presente troppo spesso nel linguaggio delle leggi e della politica, di rendere difficili le cose facili attraverso quelle inutili. È preoccupante il fatto che quella regola cominci ad affacciarsi anche in alcune recenti riforme (si veda, ad esempio, l’articolo 111 sul giusto processo, che passa da tre ad otto commi) e più ancora nell’ultimo progetto di riforma (cfr. ad esempio la modifica proposta per l’artico- lo 70 sulla funzione legislativa, che passa da una riga ad una pagina di Gazzetta Ufficiale). La Costituzione invece è caratterizzata all’origine dalla sua chiarezza, dalla brevità del suo periodare, dalla facilità nella sua lettura e dalla sua comprensibilità, che ne rendono il testo accessibile a tutti, non soltanto agli addetti ai lavori. Esse rendono perciò agevole il suo ingresso nelle scuole e ancor più incomprensibile e riprovevole la sua presso- ché totale assenza dalla formazione culturale e scolasti- ca dei giovani. La comprensibilità del testo costituzionale originario è condizione ed espressione del suo contenuto di democrazia e del suo valore di pluralismo e di dialogo. È significativo in questo senso il rifiuto nell’articolo 3 della distinzione di lingua accanto a quelle di sesso, di razza e di religione e altre, come ostacolo di fatto all’eguaglianza e alla pari dignità sociale: il rifiuto cioè dell’uso strumen- tale della parola per sopraffare ed escludere l’altro, anzi- ché per includere e dialogare. Altro e ben diverso profilo è ovviamente quello dell’ar- ticolo 6 della Costituzione per la tutela delle minoranze linguistiche, a salvaguardia dell’identità e del pluralismo. Conoscere effettivamente la Costituzione, in ciò che af- ferma esplicitamente e in ciò che sottintende come pre- messa, è essenziale per intervenire a correggerla quando proprio sia necessario al fine di adeguarla ai tempi cam- biati: ma con cautela, come ad esempio è capitato per la Costituzione degli Stati Uniti, che ha un’età molto più ragguardevole della nostra, pur essendo quest’ultima una delle più anziane in vigore. La Costituzione vive grazie all’attività di tutti e di ciascuno. La nostra generazione ha cercato di fare la sua parte, con tutti i limiti e le manchevolezze di cui ciascuno è portatore. Adesso tocca a chi ci segue, con l’augurio che la nostra te- stimonianza possa in qualche modo interessarlo e aiutar- lo per quello che saprà fare per sé, per i suoi figli e per i figli di questi ultimi. • Giovanni Maria Flick

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