Civiltà del Lavoro, n. 1/2018

CIVILTÀ DEL LAVORO I - 2018 41 INCHIESTA Il commissario Ue ai trasporti: Torino-Lionepriorità europea viera e area di Stoccarda. In termini economici sull’import registriamo una perdita di gettito fiscale sulle merci che viene stimato in due-tre miliardi di euro anno”. Il Terzo valico e il tunnel del Moncenisio potranno spalan- care i corridoi verso Svizzera, Germania e Francia ponendo fine al monopolio antieconomico e per di più dall’impatto ambientale elevatissimo del trasporto su gomma. Il traffico ai valichi con la Francia, per esempio, è cresciuto in modo costante negli ultimi quattro anni toccando quo- ta 42,4 milioni di tonnellate di merci nel 2016, di cui solo il 7,7% su rotaia. Tradotto nella realtà quotidiana, significa che ai valichi tra Italia e Francia transitano in media 2,7 milioni di Tir all’an- no. Siamo di fronte al peggior squilibrio modale dell’arco alpino, con tutto quel che ne consegue in termini di costi, inquinamento, consumi, ritardi, competitività. Sui valichi svizzeri, invece, accade esattamente il contrario: cresce il trasporto ferroviario per un totale di 40 milioni di tonnellate di merci nel 2016 e diminuisce il traffico di Tir. Oggi se ne contano in media 975mila l’anno e le autorità svizzere contano di dimezzarli entro la fine dell’anno gra- zie all’apertura del Tunnel del Ceneri. “La Torino-Lione è il tipico progetto che sarebbe difficile da realizzare senza l’Ue. Non è solo un progetto transfrontaliero tra Francia e Ue, ma ha un’importanza decisiva per l’intero sistema europeo. Nel prossimo bilancio dell’Unione europea la Torino-Lione deve essere una priorità perché è parte del corridoio Mediterraneo, uno dei nove corridoi che connettono i paesi comunitari”. Intervenuta sulla questione all’indomani della riunione dei 27 leader europei per il bilancio post 2020, Violeta Bulc, Commissario europeo ai Trasporti (in foto), lancia un appello per salvaguardare i finanziamenti destinati ai progetti infrastrutturali già avviati. Tra questi c’è anche la Torino-Lione. Per il tunnel di base del Moncenisio (lungo 57,5 km, di cui 45 in territorio francese e 12,5 in territorio italiano) servono in totale 8,6 miliardi di euro. L’Ue ha già fatto la sua parte nel primo lotto da 1,9 miliardi, con un finanziamento da 813 milioni di euro. Soldi a oggi “blindati”. TORINO-LIONE, IN ARRIVO I BANDI Straordinaria piattaforma logistica del Mediterraneo, l’Italia ha una barriera naturale (le Alpi) “antropizzata” nel corso degli anni con valichi ormai inadeguati a un mondo sem- pre più piccolo fatto di persone e merci che hanno bisogno di muoversi sempre più in fretta. Ritardi e mancati investi- menti si traducono in un maggiore costo del sistema del 10% rispetto al resto dell’Europa e in una dipendenza a dir poco paradossale dai porti del Nord Europa. “Bisogna fare presto e uscire da questo insostenibile collo di bottiglia del traffico su gomma. Se attrezziamo i nostri porti per rispondere ai traffici merce della nuove Vie della Seta non è pensabile smistare poi questa merce su milioni e milioni di Tir”, sentenzia Foietta. Un segnale concreto in questo senso è la prossima pubblicazione dei primi bandi per appaltare le opere della Torino-Lione. Sono 81 i bandi di gara articolati su 12 cantieri operativi tra Italia e Francia per la realizzazione della sezione transfrontaliera che, se- condo le stime, riguarderanno oltre 20mila imprese e 8mila lavoratori, diretti e indiretti. Gli appalti hanno un valore di 5,5 miliardi di euro, come previsto dal planning del grant agreement sottoscritto con l’Ue. •

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