Civiltà del Lavoro, n. 6/2017

87 CIVILTÀ DEL LAVORO VI - 2017 INTERVISTE strategica e la qualità del made in Italy che è un valore a cui non vogliamo assolutamente rinunciare. Made in Italy, valorizzazione del territorio in cui ope- rate e “cultura del caffè”: come è nata l’idea del Mu- mac, il più grande museo al mondo delle macchine per il caffè espresso? Nel 2012, in occasione del centenario, abbiamo voluto realizzare uno spazio che restasse nel tempo e rendes- se omaggio a un prodotto, conosciuto in tutto il mondo, simbolo della creatività italiana. È perciò stato inaugura- to il Mumac, il museo della macchina per caffè espresso, che rappresenta la più importante collezione al mondo di oggetti unici, dal design innovativo, che raccontano, dal 1901 ai giorni nostri, l’evoluzione degli usi e costumi nei luoghi in cui abitualmente viene servito il caffè. Mumac oggi è diventato luogo di incontri ed eventi, in cui ci si relaziona con il territorio e con altre grandi realtà Italiane e internazionali e ovviamente con la cultura del caffè. Qui si organizzano mostre, conferenze, lanci di pro- dotto, workshop con i principali clienti, conferenze stam- pa ed eventi aziendali per i nostri dipendenti e per le lo- ro famiglie. All’interno di Mumac sono, poi, sorti Mumac Academy, vero polo della formazione interna e esterna, e, nel 2016, Mumac Library, la biblioteca d’impresa del gruppo, che raccoglie migliaia di testi sul caffè e sulla pro- gettazione delle macchine e che costituisce un’importante collezione, attualmente la seconda in Europa. Di fatto l’impegno del Gruppo per la diffusione della cultu- ra del caffè espresso e per la valorizzazione del territorio si è tradotto nella costruzione di un luogo in cui, parten- do dal passato, si possa pensare al futuro con fiducia. • quegli anni la produzione si era interrotta bruscamente per la mancanza di materia prima, ma, subito nel primo dopoguerra, aveva ripreso partendo dal Nord Italia per poi estendersi al resto del Paese. Ecco, penso che in un contesto sociopolitico ed economico così delicato sia stato lo spirito imprenditoriale e la voglia di ricostruire l’azienda che abbia dato l’avvio all’esporta- zione, il cui sviluppo ha permesso alla terza generazione di far crescere il nostro gruppo e di far diventare le mac- chine per caffè un simbolo del made in Italy nel mondo. Con lo stesso impegno e con lo stesso entusiasmo, mi au- guro che la nuova generazione possa accrescere lo svi- luppo dell’impresa in un contesto internazionale globale. Per raggiungere questo obiettivo dovrà evitare di compia- cersi e di accontentarsi dei risultati raggiunti, peraltro mo- tivi di orgoglio, e cercare di migliorare sempre cogliendo le opportunità future che il mercato, in continuo cambia- mento, potrà offrire. Ed, infine, un ultimo ma non meno importante consiglio alle prossime generazioni: i componenti della famiglia non dovranno mai dimenticare che l’accordo e i buoni rappor- ti tra loro saranno una condizione indispensabile per ga- rantire il futuro. La coesione è stata un elemento distintivo del successo del nostro gruppo e dovrà continuare a esserlo. Pur rivolgendovi al mercato mondiale di cui siete lea- der perché avete scelto di mantenere la produzione in Italia? In uno scenario sempre più competitivo, Gruppo Cimbali ha scelto di mantenere la sua produzione totalmente in Italia per sottolineare ancora di più l’efficienza, la valenza

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