Civiltà del Lavoro, n. 6/2017

NEL 2017 le nostre esportazioni potrebbero raggiungere il record storico di 450 miliardi e nel 2020 potrebbero ad- dirittura arrivare a 490 miliardi. Il trend di aumento dell’ex- port è in accelerazione dal 2012 e conferma che l’interna- zionalizzazione non è più solo una reazione alle difficoltà del mercato interno, ma sta diventando una caratteristica sta- bile anche di molte imprese di medie e piccole dimensioni, modificando strutturalmente il nostro sistema produttivo. Aumentano le aziende esportatrici e i nostri imprenditori di- mostrano di aver imparato a utilizzare gli strumenti che le istituzioni e la tecnologia mettono a loro disposizione per affrontare i mercati globali: il supporto delle ambasciate e degli uffici Ice per analizzare i mercati; gli strumenti finan- ziari e assicurativi di Sace e Simest; le piattaforme di com- mercio elettronico come Alibaba per il mercato cinese o Yoox per i prodotti di abbigliamenti di qualità. Un impulso all’internazionalizzazione è derivato anche dalla diffusione delle reti d’impresa (già oltre tremila, per circa 20mila pmi coinvolte), molte delle quali si sono costituite proprio per affrontare insieme i mercati stranieri. Le nostre esportazioni, che hanno retto negli anni della crisi, approfittano ora della ripresa del commercio globale. “Per gli scambi mondiali di manufatti nel 2017 - si legge nel re- centissimo Rapporto Ice-Nomisma - si stima una crescita del 4,6%. Si tratta di un’accelerazione rispetto al 2016 e di una performance migliore di quanto alcuni fattori di conte- sto sembravano suggerire solo un anno fa. > DOSSIER INCHIESTA PRIMO PIANO

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