Civiltà del Lavoro, n. 6/2017

La Légion d’Honneur è la più alta onorificenza francese. Istituita da Napoleone Bonaparte circa duecento anni fa per premiare gli atti di coraggio militare e di virtù civile, contribuisce al prestigio e alla promozione dello spirito di servizio, in Francia e al servizio della Francia. Questa alta onorificenza sottolinea un’attitudine costante nella vita, fondata sull’impegno, per assolvere alle esigenze proprie e degli altri. Essere insignito della Légion d’Honneur non significa soltanto essere premiato per meriti eminenti, ma significa anche assumere un determinato comportamento nella vita di tutti i giorni. “Enzo Benigni, Lei è un uomo di passioni: per la tecno- logia, per l’innovazione, per gli uomini e le donne da Lei aggregati intorno a sé, per la sua terra, per la cultura. Queste passioni, Lei le esprime e le condivide in tutta semplicità con tutti coloro che incontra. E penso che questo suo comportamento sia quello che ci si aspet- ta nella vita quotidiana da una persona insignita della Légion d’Honneur. Caro Enzo, nel 2006 l’Italia ha riconosciuto l’importan- za del Suo lavoro e del Suo impegno personale a favo- re del Suo Paese, conferendoLe l’onorificenza di Ca- valiere del Lavoro. Oggi, solo qualche giorno dopo che i nostri rispettivi Presidenti hanno dato un nuovo im- pulso alla cooperazione transalpina, in particolare nel settore che La riguarda – per una felice sovrapposizio- ne di eventi – la Francia è onorata di poter salutare a sua volta la portata internazionale della Sua carriera, e soprattutto il Suo contributo duraturo e determinan- te per l’amicizia italo-francese”. Queste le parole dell’Ambasciatore francese Christian Masset, che ha insignito il Presidente Enzo Benigni di questo importante riconoscimento nella splendida cor- nice della sede romana dell’Ambasciata di Francia, a Palazzo Farnese. Leggiamo ora dal discorso del Presidente Benigni, l’e- mozione che una tale investitura ha suscitato… “Ringrazio attraverso l’Ambasciatore della Repubblica Francese in Italia, il Presidente della Repubblica Fran- cese che ha voluto concedermi l’alto onore di entra- re a far parte di questa prestigiosa e storica istituzio- ne che, dal 1802, ha sempre accompagnato le vicende storiche della Francia, simbolo di riconoscimento dei meriti di coloro che hanno contribuito al successo del- la cooperazione tra i due Paesi. La collaborazione di Elettronica con l’Industria france- se inizia negli anni ottanta con l’allora E.S.D e succes- sivamente con Thales, che entra nell’azionariato nel 1996, con Finmeccanica già presente, evidenziando in questa cornice, un aspetto di grande rilevanza: la ca- pacità di collaborare, niente affatto scontata. Le ragioni di questa storia di successo consistono in chiarezza di obiettivi, trasparenza nelle relazioni fra i Partner e una governance sostenibile. Alla base di tutto è stato fondamentale il mutuo rispet- to e il fattore umano, che hanno permesso di superare le inevitabili difficoltà. È questo un momento crucia- le per la collaborazione fra Italia e Francia nel mondo della Difesa in prospettiva europea. Non posso evitare di menzionare che sono attivi molti tavoli intergover- nativi, aperti con un rinnovato spirito di collaborazio- ne, fortemente presente nel recente Vertice Bi-late- rale di Lione. Gli argomenti in discussione rivestono tutti carattere di grande strategicità e, se di successo, formeranno la base dell’auspicata Difesa Comune Eu- ropea facilitando il compito alla politica e consenten- do un’apertura al coinvolgimento di altri Stati europei. Mi piace pensare che la Légion d’Honneur sia di posi- tivo auspicio per ulteriori grandi traguardi e successi da raggiungere domani. Per concludere non posso fare a meno di citare le pa- role di Napoleone che, come sempre, riesce a stupire per la sua visione lucida e lungimirante, anche a di- stanza di secoli: "Abbiamo bisogno di una legge europea, di una Corte di Cassazione Europea, di un sistema monetario unico, di pesi e di misure uguali, abbiamo bisogno delle stesse leggi per tutta l’Europa. Avrei voluto fare di tutti i po- poli europei un unico popolo…. Ecco l’unica soluzione”. ENZO BENIGNI INSIGNITO DELLA LÉGION D'HONNEUR DALLE AZIENDE

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