Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2017

CIVILTÀ DEL LAVORO IV • V - 2017 58 FOCUS Potrebbero essere previste, in funzione della possibile co- pertura finanziaria, ulteriori aperture in termini di tipolo- gie di interventi ammissibili. Come si potrebbe miglio- rare la conoscenza dello strumento? Ci sono inizia- tive in programma? Una norma che, di fatto, in- troduce il mecenatismo cul- turale in ambito pubblico è una trasformazione culturale e richiede tempo per anda- re a regime. Ales, per con- to del Mibact, sta promuo- vendo la norma a vari livelli, ma soprattutto sta facendo un’azione informativa/for- mativa a livello territoriale con beneficiari e potenziali mecenati. In particolare si fa presente che è stato avviato un profi- cuo percorso di collaborazio- ne con Anci, Acri, Ordine dei commercialisti, Gruppo tecni- co cultura e sviluppo di Confindustria, Cavalieri del Lavoro per promuovere la conoscenza e l’utilizzo dell’Art bonus. Il protocollo Mibact - Cavalieri del Lavoro stipulato il 27 settembre 2016 tra il ministro Franceschini e il presiden- te D’Amato va esattamente in questa direzione e ci au- guriamo che possa tradursi presto in un piano attuativo che aumenti il livello di conoscenza della norma e di con- seguenza il coinvolgimento del mondo imprenditoriale. La semplificazione burocratica è un aspetto sul quale lei ha molto insistito nella presentazione dello stru- mento. A conti fatti, per- ché l’Art Bonus è più fa- cile da usare? Uno degli obiettivi dell’Art Bonus è proprio la sempli- cità nell’utilizzo: il mece- nate deve solo effettuare un bonifico con la causale corretta. Non è pensabile che un gesto filantropico, qual è un’erogazione libe- rale, debba richiedere com- plesse procedure per essere attuato. La chiave utilizzata per snellire al massimo le procedure è stata la traspa- renza delle transazioni che il beneficiario delle erogazioni liberali effettua attraverso il portale www.artbonus.gov. it garantendo il “monitorag- gio” di tutte le operazioni. I paesi anglosassoni, e anche la Francia, hanno una tradizione più consolidata nel sostegno alla cultura attraverso misure fiscali. Ci sono altre leggi o istituti che potremmo “copiare” da loro? In realtà la norma italiana è molto simile a quella france- se. Ad oggi i benefici previsti sotto forma di credito d’im- posta (pari al 65% di quanto donato) sono molto alti per cui, in questo ambito, l’Italia si è posizionata tra i migliori. DIVENTARE MECENATI È FINALMENTE SEMPLICE L’Art Bonus ha puntato molto sulla facilità d’uso: basta un bonifico con causale. Carolina Botti, direttore della società Ales che cura l’applicazione dello strumento per il Mibact, illustra l’attività di promozione svolta finora e l’estensione della misura ai territori colpiti dal sisma

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