Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2017

CIVILTÀ DEL LAVORO IV • V - 2017 53 FOCUS Il ministro ha ricordato la norma che ha consentito fino a 700 assunzioni al ministero dei Beni culturali, sottoli- neando che “i concorsi stanno continuando e sta parteci- pando una marea di gente. Finora sono stati assunti sei antropologi, 12 demo-etno-antropologi, 127 archivisti, 54 bibliotecari, 40 comunicatori, 65 storici dell’arte. Entro fi- ne anno saranno assunti 129 archeologici, 171 architetti e 96 restauratori. Il mio impegno è di arrivare a mille as- sunzioni per portare energie nuove dentro il ministero”. “In Italia – ha ricordato ancora Franceschini – abbiamo una legislazione, una cultura e un radicamento territoriale che costituiscono insieme un’eccellenza nel mondo per quan- to riguarda la tutela, ma dal punto di vista della valoriz- zazione siamo rimasti molto indietro. Il turista vuole vivere un’esperienza, il viaggiatore entran- do in un museo vuole avere altro oltre la collezione: una caffetteria, un bookshop, etc., cosa che è mancata all’Ita- lia. La riforma ha cercato di intervenire su questo. Oggi gli incassi dei musei restano tutti ai musei, 177 mi- lioni l’anno scorso che sono tornati al sistema museale. Gli incassi stanno crescendo, ma non è un trend interna- zionale: in Italia siamo passati da 38 milioni di visitatori a 45,5 nel 2016 e i dati del primo semestre del 2017 indi- cano un ulteriore aumento di due milioni, avvicinandoci in proiezione ai 50 milioni. Le risorse restano tutte ai mu- sei tranne il 20% che va ad alimentare un Fondo di soli- darietà nazionale, che serve a sostenere i musei che solo con la bigliettazione non vivrebbero. Numeri al netto dei costi del personale, che sono tutti a carico del ministero”. Per chi vuole approfondire i termini e le opportunità dell’Art Bonus, il ministero ha creato un sito internet dedicato (www.artbonus.gov.it) dove si illustra nel dettaglio il mec- canismo del credito d’imposta, si indicano le opere che sono state già finanziate e le opere che ancora attendo- no un mecenate. È anche possibile indicare un’opera, un monumento o un ente culturale che si intende sostenere per verificare se sia applicabile l’Art Bonus. Per favorire la diffusione del mecenatismo e della cono- scenza dell’Art Bonus, il ministro Franceschini e il presi- dente della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavo- ro Antonio D’Amato hanno siglato il 27 settembre 2016 un protocollo d’intesa. “Con questo accordo vogliamo ren- dere più stretta e proficua la collaborazione fra pubblico e privato per la valorizzazione del nostro patrimonio arti- stico e culturale. – ha dichiarato D’Amato durante la ceri- monia della firma – . C’è una grande attenzione da parte delle imprese italiane verso la cultura e l’arte. Secondo una ricerca che abbiamo realizzato circa il 50 per cento dei Cavalieri del Lavoro sono impegnati direttamente in attività culturali e nella promozione, attraverso istituzio- ne e fondazioni. Siamo convinti che un legame più stretto tra il nostro patrimonio culturale e il tessuto imprendito- riale-produttivo possa creare un valore aggiunto impor- tante per il sistema-Paese”. Per il presidente dei Cavalieri del Lavoro, tre sono gli ele- menti che possono favorire ulteriori investimenti privati nel settore dell’arte e della cultura: una governance ef- ficace che garantisca al tempo stesso rigoroso controllo pubblico e trasparenza e tempestività degli interventi; la certezza che gli interventi realizzati siano adeguatamen- te preservati e manutenuti nel tempo; un trattamento fi- scale adeguato a favorire gli investimenti privati. • (p.m.)

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