Entro la fine del 2023 Almaviva avrà digitalizzato oltre 14mila km di rete idrica in Puglia, Sicilia, Basilicata e Campania. Digital twin, tecnologie sensoristiche e satellitari, intelligenza artificiale, blockchain, IoT sono strumenti in grado di creare un modello digitale di gestione della risorsa idrica che permette una riduzione delle perdite d’acqua fino al 20% circa, con un risparmio aggiuntivo nell’uso di energia fino a 0,4 kWh e un contenimento delle emissioni di CO2 fino a no grammi per ogni metro cubo d’acqua, secondo le stime di Almaviva.
L’azienda di information e communication technology con sede a Roma sta lavorando, tra gli altri, per l’acquedotto Abc Napoli, digitalizzando 1.350 km di rete idrica, per Aica (Azienda Idrica Comuni Agrigentini) intervenendo su 1.125 km, per Sogip (azienda acqua e gas di Acireale) su 1.053 km. «Sensori e sistemi intelligenti determiniamo la perdita molto prima della ricerca classica», spiega Antonio Amati, direttore generale della divisione IT di Almaviva: «Gli investimenti che vengono richiesti sono in questo campo: modelli digitali, strumenti di simulazione e previsione per evidenziare o anticipare le criticità della rete e progettare gli interventi. Verifica della qualità dell’acqua».
La digitalizzazione si applica al controllo più generale delle infrastrutture, anche della rete fognaria, e serve al monitoraggio del territorio, delle frane per esempio o delle zone umide. «Abbiamo una piattaforma IoT che permette di correlare i dati raccolti dai sensori: investiamo molto nell’analisi di questi ultimi e nella sensoristica. Gli acquedotti stanno diventano data company, raccolgono informazioni che devono essere utilizzate per migliorare l’intero ciclo integrato dell’acqua», racconta Amati, che indica anche una ulteriore frontiera: «Lo smart metering (sistemi che consentono la telelettura e telegestione dei contatori, ndr), che rende possibile una cooperazione con gli utenti che ora manca, anche sul piano dell’educazione, per evitare consumi impropri.
In questi campi dovremo fare investimenti, non escludo acquisizioni», conclude Amati. Del resto la risorsa idrica è sempre più preziosa. A questo proposito si terrà l’8 luglio, a Genova, il convegno nazionale dei cavalieri del lavoro dal titolo L’acqua: l’oro di sempre. Tra gli animatori dell’incontro, l’ad di Rina Ugo Salerno, che ha recentemente ricordato i dati di Ispra sull’acqua: «Nel 2021 in termini di pioggia abbiamo beneficiato di 285 miliardi di metri cubi d’acqua, che nel 2022 sono scesi a 225. Abbiamo perso in un anno 6o miliardi di metri cubi, raccogliendone circa 12».
Articolo pubblicato il 29 giugno 2023 da “Il Sole 24 Ore”