Da disegnatore meccanico e montatore arrivò ad occupare uno dei primi posti nell'industria tessile. Fu direttore in varie filature, di cui spesso aveva curato la costruzione dopo averne disegnato il progetto. Raggruppò diversi stabilimenti nella s.a. Cotonificio Vittorio Olcese, con sede in Milano e stabilimenti a Montorio Veronese, Cogno in Valcamonica, Casino Boario, Lovagna, Voltri, Novara, Vergiate e Clusone. Per numero di fusi (480.000) il suo cotonificio fu il primo d'Italia e il secondo d'Europa. Vero ideatore delle sue realizzazioni unì al successo industriale il senso dello sviluppo umano. Contribuì anche allo sviluppo urbanistico delle città in cui sorgevano i suoi stabilimenti. A Cogno, ma soprattutto a Campione su Garda, costruì una filatura, case operaie, la chiesa e le scuole. In poco tempo la popolazione arrivò a 1000 abitanti. Sempre a Cogno, inoltre, fece costruire una centrale elettrica, dando così inizio alla valorizzazione industriale di quella zona.